Diritti universali, servizi e beni comuni

Ci siamo interrogati a lungo su qual’è la priorità per Limbiate e i suoi cittadini. Abbiamo ragionato a lungo su quali idee avrebbero potuto contraddistinguere la nostra lista “SINISTRA PER LIMBIATE”.

Siamo arrivati alla conclusione che i diritti e i servizi fondamentali sono la più grande necessità per i cittadini. Solo questi possono mettere in moto tutti gli altri ragionamenti. Come l’acqua per la vita, i diritti e la possibilità di accedere ai servizi fondamentali sono l’elemento che eleva la nostra società. Solo una società che mira all’uguaglianza sociale attraverso la disciplina della giustizia, può evolvere libera ed elevare ogni individuo.

IL NOSTRO PROGRAMMA ELETTORALE

MA cosa sta succedendo nel nostro paese?

Leggi che portano all’impoverimento degli Enti Locali sia sotto l’aspetto economico che sotto l’aspetto delle risorse. Leggi che portano alla privatizzazione dei servizi fondamentali e quelli rilevanza economica. Nuove leggi che puntano nuovamente alla privatizzazione dell’acqua. Norme che impoveriscono i diritti del lavoro e impoveriscono le famiglie con stipendi da fame. Un sistema sanitario che si allontana dai Comuni per tornare ad accentrarsi a livello statale e che fa del modello privatistico il suo punto di riferimento.

Tutto questo in barba alla nostra Costituzione, alla dichiarazione dei diritti universali dei diritti dell’uomo

Vogliamo approfondire queste questioni e confrontarci con persone che possono illustrarci diverse realtà e esperienze del nostro territorio, per approfondire, capire e proporre.

NE DISCUTEREMO INSIEME:

Invito conferenza SL-19-MAGGIO

 

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La Sinistra dalla parte dei dipendenti e del Lavoro

I cinque anni della Giunta De Luca hanno provocato scontri e malcontento con i dipendenti comunali e perfino il primo sciopero comunale dei lavoratori. In seguito i link dei vari articoli del nostro blog che riportano le proteste dei lavoratori le nostre posizioni e le nostre proposte.

http://sinistralimbiate.altervista.org/blog/essere-lavoratori-tra-diktat-e-autorita/

http://sinistralimbiate.altervista.org/blog/stiamo-con-i-lavoratori-e-crediamo-nel-parlamento-e-nel-sindacato/

http://sinistralimbiate.altervista.org/blog/ultimo-consiglio-comunale/

http://sinistralimbiate.altervista.org/blog/commissione-personale-28-novembre-2013/

IL PRIMO SCIOPERO NELLA STORIA DEL COMUNE DI LIMBIATE

Nei suoi cinque anni di mandato, un record il Sindaco De Luca l’ha ottenuto.

E’ riuscito nell’impresa di scatenare il primo sciopero locale dei dipendenti del Comune di Limbiate.

Per circa due ore, quasi tutti i lavoratori del Comune hanno incrociato le braccia all’esterno del Palazzo Comunale.

http://sinistralimbiate.altervista.org/blog/domani-sciopero-e-siamo-preoccupati/

Il sindaco De Luca, la sua vicesindaco e assessore al personale Ripamonti hanno compiuto un’impresa storica. A memoria non si ricorda nel Comune di Limbiate uno sciopero tutto locale, un’astensione dal lavoro promossa dalle sigle sindacali per protestare contro l’Amministrazione comunale. Un’Amministrazione di centro-sinistra (almeno così dicono) che dovrebbe mettere al centro i problemi del lavoro e l’attenzione ai lavoratori.

Come si è arrivati a questo punto?

Gli stessi lavoratori hanno espresso in più occasioni preoccupazione per il clima di disagio che si è creato tra i dipendenti e nelle loro relazioni con l’amministrazione comunale.

La sensazione dell’assenza di un interlocutore certo ha creato malintesi e malessere nell’organizzazione del lavoro, nel funzionamento degli uffici e dei servizi, nell’individuazione degli obiettivi e dei programmi di lavoro, nelle trattative sindacali.

NON CI SI SOSTITUISCE AI LAVORATORI. BISOGNA ORGANIZZARLI

Lo scambio continuo di ruoli e lo scaricamento reciproco delle responsabilità tra parte politica e dirigenziale hanno generato una matassa difficile da sbrogliare perché non si è più capito chi decide e chi esegue, cosa dice la testa e cosa fa il braccio. In troppe occasioni, decisioni prese da amministratori sono state rovesciate dai dirigenti e viceversa, mettendo il lavoratore in condizioni difficili.

Questa situazione ha generato un profondo deficit -mai esistito prima- di credibilità e fiducia da parte dei dipendenti, oltre a un clima di svilimento tra i lavoratori e alla diffusa percezione della mancanza di rispetto della dignità di chi lavora.

Come Sinistra per Limbiate abbiamo sempre vigilato sullo scontro che dura da tempo tra lavoratori e amministrazione comunale. Le nostre posizioni  le abbiamo portate in più occasioni in Consiglio Comunale, come sul fondo integrativo della Polizia Municipale e le battaglie fatte sul fondo incentivante.

RICORDO ANCORA CON L’AMARO IN BOCCA QUANDO FURONO VALUTATI ZERO TUTTI I LAVORATORI DIVERSAMENTE ABILI DEL COMUNE. BLOCCAMMO IL CONSIGLIO COMUNALE IN OCCASIONE DEL BILANCIO

http://sinistralimbiate.altervista.org/blog/incentivi-eregressione-culturale/

DOVE ERA LA POLITICA?

IN QUEL MOMENTO DECIDEMMO CHE IL ERA SBAGLIATO L’ O.I.V. COME RUOLO E COME PERSONALITÀ

http://sinistralimbiate.altervista.org/blog/superpremi-ai-dirigenti-una-risposta-e-dovuta/

Riteniamo che i lavoratori siano i nostri primi testimoni della realizzazione di una buona politica, attenta alla gestione della cosa pubblica e che deve dare valore al lavoro e ai lavoratori.

In questi anni di De Luca Sindaco, c’è stato troppo scontro e poco dialogo tra lavoratori e amministrazione comunale. Per noi questa è una questione fondamentale e di principio, una delle questioni che ci hanno fatto interrogare sul rinnovare il nostro appoggio a questa giunta. Noi vogliamo cambiare e mettiamo all’ordine del giorno la condizione del lavoro e dei lavoratori nel palazzo comunale.

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STIAMO CON I LAVORATORI E CREDIAMO NEL PARLAMENTO E NEL SINDACATO

Paride CGIL

petizione

 

UN GRANDE VALORE: LA RAPPRESENTANZA

L’Italia è una Repubblica Parlamentare in cui il Popolo, vero Sovrano, esercità la sua Sovranità attraverso il Parlamento che lo RAPPRESENTA.

Per questo nel nostro Paese non si può abolire il concetto di rappresentanza, perché è alla base della nostra democrazia. Ma è realmente così in un paese in cui il Parlamento vota una delega in bianco al Governo per legiferare sulla meteria sancita dal primo articolo della Costituzione? E’ realmete così in un Paese in cui un atto non parlamentare detto “del Nazareno” vincola il Parlamento? Ma che parlamentari abbiamo eletto, che si prestano a questo stile??

I GETTONI PER IPHONE DEL GOVERNO RENZI

MONETIZZANO I DIRITTI

Intervista Camusso 30ottobre2014

In questi giorni caldi di scontro tra controriforme e lavoratori, noi stiamo dalla parte dei Diritti e della Rappresentanza. Noi stiamo con i Lavoratori, con quelli che devono lavorare per vivere e mangiare, per Noi devono essere liberi cittadini anche sul posto di lavoro.

Giudichiamo gravissima la violenza su chi difende il proprio posto di lavoro e il proprio diritto costituzionale (IL LAVORO) che non può essere ridotto ad gettone o un rimborso economico.

Dicono che lo statuto dei lavoratori è vecchio perchè degli anni settanza. Prima, non c’è mai stato nulla, se non la schiavitù ed il lavoro servile. Renzi con il suo Tablet ci voglio riportare ai tempi di Giuseppe Di Vittorio o addirittura nel medioevo, quando il lavoro era un lusso.

Questo è quello che vogliono le multinazionali e questo è quello che sta facendo il Governo a trazione PD di Matteo Renzi. Servire in un piatto d’argento, alla finanza e alle grandi multinazionali i nostri diritti e il nostro stato sociale.

Pane e Libertà – Giuseppe Di Vittorio – (1di2)

Pane e Libertà – Giuseppe Di Vittorio – (2di2)

Si può rimanere senza lavoro in cambio di un gettone!

Art. 1

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 4

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Moriremo malati ?? Un gettone di rimborso!

(in questo caso sarà inversamente proporzionale all’anzianità anagrafica)

Art. 32.

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Non avremo la possibilità di studiare perché

le Università costano sempre di più?

Un gettone di rimborso!!

Art. 33.

L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.

Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

Art. 34.

La scuola è aperta a tutti.

L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

Vi chiedete quanto vale un gettone?? Ecco la Risposta:

A voi il video di Luciana Littizzetto a Che tempo che fa del 26 ottobre 2014:

“80 euro, ça va sans dire. Una misura così, a caso, come le yarde, le miglia marine. Potrebbe diventare un’unità di misura: un renzo, 80 euro. Mezzo renzo, 40 euro. La sottomisura sono i Delrio: 20 Delrio fanno un Renzo.

La Vecchiaia?? La Pensione?? Una giostra con un gettone troppo caro, che Noi che per vivere dobbiamo lavorare, non ci potremo permettere! Perchè dopo averci mandato in pensione dopo 47 anni di lavoro, con neanche il 50% dell’ultimo stipendio, ci stanno tassando anche la pensione integrativa!

 

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ESSERE LAVORATORI TRA DIKTAT E AUTORITA’

Siamo tutti stanchi dei diktat dell’assessore Angela Ripamonti.

PIU’ DI UN ANNO DI ATTRITO … PER NOI E’ UNA COSA INACCETTABILE

 Se il Sindaco, la Giunta e il PD intendono continuare a subirli pavidamente, noi non possiamo più sopportarli.

L’ennesimo ricatto della Ripamonti è arrivato durante l’ultima seduta del Consiglio comunale quando è arrivata la mozione che impegnava la Giunta a chiudere la vertenza che contrappone da molti mesi l’Amministrazione ai dipendenti.

La mozione, predisposta dal Gruppo di Sinistra e Partecipazione in seguito agli accordi intervenuti nella riunione dei capi gruppo, ha scatenato una discussione condotta in modo pretestuoso e su questioni formalistiche.

Cosa abbiamo fatto

Abbiamo dapprima presentato un emendamento al bilancio che coglieva l’occasione di risparmio offerta dal Decreto Legge 90/2014 (misure per  l’efficienza della Pubblica Amministrazione e degli Uffici Giudiziari) che elimina l’attribuzione ai segretari comunali e provinciali delle quote loro spettanti dei diritti di segreteria e del diritto di rogito (articolo 10), Circa 15.000 € per di Limbiate che abbiamo chiesto di trasferire per circa 10.000 € capitolo del bilancio destinato alla gestione del Personale da dedicare al Premio incentivante.

Tutti i pareri, contabile, Tecnico e dei Revisore dei Conti sono stati negativi.

Durante la Conferenza dei Capigruppo, prima del Consiglio Comunale, abbiamo allora concordato di trasformare l’emendamento in una mozione – atto di indirizzo che impegna la Giunta a risolvere definitivamente il conflitto sindacale.

ECCO IL RISULTATO DELLA POLITICA DEL MURO CONTRO MURO DELL’ASSESSORE RIPAMONTI

Si è rischiato di andare a casa per la somma di 10.000 euro da destinare all’incremento del Fondo del premio incentivante per I dipendenti comunali.

Il premio incentivante sarà ripartito nel seguente modo:

a 4 dirigenti andranno 60.000 euro,

alle 8 PO (posizioni organizzative) andranno 90.000 euro.

Quindi 12 dipendenti porteranno a casa 150.000 euro

mentre tutti gli altri 150 lavoratori comunali

porteranno a casa 111.000 euro.

A noi questo non sta bene e abbiamo appoggiato la richiesta del sindacato di incrementare di 10.000 euro il fondo per le posizione più basse.

 Ma l’assessore Angela Ripamonti ha posto il suo NIET irremovibile, ottuso e caparbio.

Ha fatto bene il consigliere Fortunati a stigmatizzare come personalismi le prese di posizione dell’assessore Ripamonti.

In un primo momento avevamo predisposto un emendamento al Bilancio che però ci è stato bocciato per motivi formali.

Non intendendo lasciar cadere la proposta di adeguamento del Fondo, nella riunione dei capigruppo si è deciso, con l’accordo di tutta la maggioranza, di predisporre un atto di indirizzo, chiedendo alla Giunta di verificare tutte le possibilità per incrementare il Fondo al fine di porre termine alla vertenza.

Quando il capo gruppo del PD ha fatto marcia indietro, smentendo (imbarazzatissimo) l’accordo raggiunto in sede di riunione dei capi gruppo e quando si è visto il segretario del PD tentare di far slittare la discussione sulla mozione di indirizzo, la tensione è salita alle stelle e le posizioni si sono irrigidite con il risultato di arrivare alla votazione sugli Equilibri di Bilancio con la maggioranza spaccata.

La votazione ha visto un esito di parità (9 a favore, 9 astenuti), votazione infruttuosa, da ripetere a norma di Regolamento del Consiglio.

Ma si è dovuto tirar giù dal letto il consigliere Brami per garantire il numero legale.

Sindaco abbiamo necessità della tua figura di guida e sintesi

Cosa fa il sindaco in questo caos che potrebbe essere il preludio allo scioglimento del Consiglio?

Se ne va, sbattendo la porta dicendo che “è tutta una pagliacciata”, mentre avrebbe dovuto essere lì per mettere ordine, esercitando fino in fondo il suo ruolo di guida della maggioranza.

Bastava che leggesse la dichiarazione, già predisposta, dove dava indicazione di accettare la mozione per avviare a soluzione la vertenza con i dipendenti.

La vicenda si sarebbe chiusa.

Ci sarebbe stata una spaccatura con la sua vice?

Noi non crediamo perché di solito chi minaccia le dimissioni non le dà.

Comunque lui avrebbe riconquistato il ruolo che gli compete.

Ci possono essere vertenze anche aspre con i Lavoratori, ma non su cose futili.

Noi pensiamo che i Lavoratori devono essere sempre rispettati.

Alla fine la mozione, presentata dal consigliere Fossati, che impegna la Giunta a trovare le risorse adeguate per incrementare il Fondo, è stata approvata.

Le vicende dell’ultimo Consiglio comunale ripropongono per l’ennesima volta I problemi di relazione con l’assessore Ripamonti.

La sua filosofia di governo è semplice e si traduce: “si fa quello che dico io, punto e basta”.

Le situazioni di crisi con questa Giunta le abbiamo avute sempre per causa sua.

Non possiamo più sopportare questa prepotenza che rovina i rapporti con noi, con il Consiglio, con i dipendenti comunali.

Chiederemo una riunione di maggioranza, per definire una volta per tutte come deve essere impostata la relazione con questo assessore che deve rendersi conto che non è la Schauble di Limbiate.

PS. Durante il Consiglio Comunale siamo anche stati accusati di non aver portato la questione dei dipendenti comunali in maggioranza… Leggette i nostri post precedenti scoprirete che è falso:

http://sinistralimbiate.altervista.org/blog/domani-sciopero-e-siamo-preoccupati/ 

http://sinistralimbiate.altervista.org/blog/ultimo-consiglio-comunale/

http://sinistralimbiate.altervista.org/blog/commissione-personale-28-novembre-2013/

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DOMANI SCIOPERO E SIAMO PREOCCUPATI

sciopero

RISPETTO LO SCIOPERO DI DOMANI MARTEDI’ 3 GIUGNO 2014

Vogliamo esprimere tutta la nostra preoccupazione per la forma di protesta che i lavoratori del Comune si apprestano ad intraprendere martedì 3 giugno 2014 dalle ore 8 alle ore 10.

Indipendentemente dalla partecipazione che avrà lo sciopero, per noi è un segnale da non sottovalure e al quale dare tutta l’attenzione che merita.

Noi siamo preoccupati perchè la relazione tra Sindacato e Amministrazione è difficoltosa ormai da tempo e questo è l’ennesimo segnale di attriti e difficoltà irrisolte.

Siamo preoccupati perchè i lavoratori sono i protagonisti dell’azione amministrativa e gli attuatori degli indirizzi politici, senza di loro non possiamo fare nulla.

Preoccupati perchè bisogna insieme, RSU – OO.SS. e Amministrazione, trovare le soluzioni per armonizzare una relazione democratica e cercare di conservare la piena occupazione del nostro ente che ha un rapporto lavoratori/abitanti molto basso e al di sotto della media provinciale (CONSIDERANDO ANCHE GLI ASILI NIDO CHE RISPONDONO A CIRCA IL 18% DEL FABBISOGNO).

Oltre alla capacità di relazione con le OOSS serve acquisire maggiore relazione nei gruppi dirigenti dell’Ente.

PERCHE’ LE SCELTE CHE FACCIAMO OGGI

PESERANNO ANCHE DOMANI SULL’ATTIVITA’ E  I LIVELLI OCCUPAZIONALI DEL NOSTRO COMUNE.

Pubblichiamo di seguito la documentazione che la FP CGIL ci ha fatto avere:

Lettera aperta al Sindaco

PRESIDIO sciopero limbiate

PROCLAMAZIONE SCIOPERO MOTIVAZIONI

 

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