Via Monte Sabotino e Villa Rasini – Medolago

FINALMENTE SI COMINCIA A FARE LUCE SUI METODI DELLA VECCHIA GIUNTA DI CENTRODESTRA

A metà dicembre accompagnate da una lettera dell’Assessore Paolo Ferrante (scaricala qui Lettera Assessore Ferrante)  sono arrivate le risposte alla nostre interrogazioni sul Piano di recupero di Villa Rasini Medolago e sul Piano Integrato di Intervento di via Monte Sabotino (scaricala qui relazione ricognitiva PII Via Sabotino). La questione del PII di via Monte Sabotino rimane ancora aperta e con scenari assolutamente complessi.

Inoltre la Giunta, grazie alla nostra azione politica in Consiglio Comunale MOZIONE su VILLA Rasini Medolago prot 24158 del 20-09-2013, ha deciso di far decadere il Piano di Recupero di Villa Rasini – Medolago (scarica la delibera Delibera 180) in quanto si ritiene che il Piano presenta elementi di illegittimità.

Ritenuto pertanto che sussistano elementi di illegittimità dei provvedimenti di adozione ed approvazione del Piano di Recupero di Villa Rasini Medolago in quanto lo stesso non risulta conforme al PRG vigente e conseguentemente i provvedimenti sono stati assunti da organo incompetente per legge;

Nel deliberato la decadenza del Piano di Recupero è vincolata al parere dell’Avvocato che assiste il Comune. Su questa questione in Consiglio Comuanle abbiamo lamentato la possibilità di allungamento ei tempi per l’effettiva decadenza. In quell’occasione siamo stati rassicurati dall’Assessore all’Urbanistica che proprio ieri ci ha informato, in maniera assolutamente tempestiva, che il parere legale è arrivato.

ASSESSORE FERRANTE AVANTI TUTTA!

 

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PIU’ PARCO PATRIMONIO PER LE FUTURE GENERAZIONI

ABBIAMO PRESENTATO UN ORDINE DEL GIORNO PER L’AMPLIAMENTO DEL PARCO DELLE GROANE SUL TERRITORIO DI LIMBIATE.

Ordine del Giorno “PIU’ PARCO PER L’AMPLIAMENTO DEL PARCO DELLE GROANE

su nostra iniziativa e a firma di tutti i gruppi consigliari di maggioranza

RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO ALL’ ORDINE DEL GIORNO

Con questo ordine del giorno vogliamo proseguire e rafforzare il nostro impegno a tutela del nostro territorio.  Stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione e compiendo tutte le azioni politiche possibili, nel tentativo di preservare il nostro paesaggio e promuovere il nostro patrimonio culturale e ambientale.

Nell’immagine qui sopra potete osservare indicativamente cosa stiamo proponendo di far entrare nel Parco delle Groane.

Aree Parco

logo-groane

Cartina_Groane

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IL PTCP DELLA PROVINCIA DI MONZA

18 Dicembre 2013 – Organizzata dall’Amministrazione Provinciale si è svolta la Conferenza sul Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) recentemente approvato dal Consiglio provinciale con 35 voti su 36.

Il Presidente, Dario Allevi, mettendo in rilievo questo risultato, indubbiamente notevole, si è espresso con estrema decisione come quando ha ammonito i sindaci a non imbarcarsi in ricorsi (i termini scadranno il 23 Dicembre) perché sono destinati a fallire e a smettere di sventolare le bandierine del “NO AL CONSUMO DI SUOLO” e poi comportarsi in modo incoerente nelle scelte urbanistiche riguardanti i territori che amministrano.

conferenza Ptcp dicembre 2013

Il territorio non è un bene rinnovabile

Ogni giorno sono mangiati aree pari a 12 campi da tennis.

“Con questo Piano non vogliamo più essere la maglia nera delle province italiane” ha affermato Allevi.

Noi non consideriamo il PTCP il miglior risultato, ma il massimo risultato possibile. Ne dobbiamo dare atto.

Rispetto a Limbiate l’accoglimento delle osservazioni in “estensione” nel PTCP, presentate dal Comitato +Limbiate, va nella giusta direzione del contenimento del consumo di suolo e costringe l’Amministrazione Comunale a rivedere molte delle posizioni con le quali, nella redazione dello strumento di pianificazione comunale, ci si è baloccati e che ancora sono nella testa di alcuni ai quali sembrano grandi idee mentre non sono altro che parole.

Cercano di dare ad esse la consistenza di un’idea e vivono di quelle parole come i polli vivono becchettando sull’aia ciò che trovano.

Invece serve orizzonte ed orientamento politico, per fissare i principi e i modi con i quali muoversi, per raggiungere grandi obiettivi, degni di quello che potremo chiamare il nostro Piano di Governo del Territorio. Ne sono piene le linee di indirizzo approvate dalla maggioranza in Consiglio Comunale, ne è pregno il programma elettorale del Centrosinistra con il quale De Luca ha vinto le elezioni.

TORNIAMO AI CONTENUTI e

LA POLITICA TORNI PROTAGONISTA

Se si è più sedotti dalla confezione che dal suo contenuto e niente costituisce pregiudizio politico, tutto è possibile e tutto può cambiare. Che praticamente si traduce in libero spazio per i tecnici e per i portatori di interesse, cioè assenza Politica.

Non abbiamo forse visto a proposito di Mombello i termini di marketing immobiliare internazionale, poi cambiato in marketing territoriale? Non abbiamo forse visto volare volumi dal Ceresolo a Via Trieste utilizzando i termini di recupero ambientale e grande centro scolastico onnicomprensivo?

Il becchime sparso, ad arte, è sempre costituito dalla promessa di oneri di urbanizzazione che ormai il mercato edilizio ha spazzato via per sempre.

In Via Trieste si parla ancora di 80/100 mila metri cubi.

C’è qualcuno che ha nozione di cosa vogliono dire queste cifre?

In sintesi vogliono dire: 1200 abitanti, circa 35/40 palazzi di quattro piani, oltre il doppio di quanto si è costruito in Via Corelli, Villaggio del Sole.

Durante una pausa dei lavori abbiamo potuto parlare con il vice presidente del Consiglio provinciale, Vittorio Pozzati (PD), al quale, dopo avergli espresso soddisfazione per le scelte compiute su Limbiate dal Consiglio provinciale, abbiamo rappresentato le nostre preoccupazioni in ordine alla redazione del nostro PGT. Si è convenuto che sarebbe assurdo se proprio il Comune di Limbiate si mettesse contro le scelte compiute con il PTCP dove il PD è stato determinante per la sua approvazione.

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OGNUNO HA IL SUO RUOLO E CHI SBAGLIA PAGA

Condanna definitiva per Romeo

L’estenuante cammino verso il Natale, intristito da pioggia e freddo, per alcuni  sembra essere stato rallegrato dalla notizia che l’ex sindaco Romeo, dopo la lunga vicenda giudiziaria, è stato condannato, con l’ex segretario comunale Giammarrusti, in via definitiva a risarcire il Comune con una somma di 170 mila euro.
Noi non siamo tra quelli che esultano di fronte ad un danno accertato (quello reale è molto più alto, quasi 4 volte tanto) nei confronti del nostro comune e non consideriamo la sentenza strumento di lotta politica.
Sarebbe una banalizzazione del valore che la sentenza contiene, valore che deve essere colto appieno perché diventi, finalmente, patrimonio sia della classe politica che della struttura tecnico amministrativa.

Vogliamo sottolineare con forza l’importanza dell’idea che gli amministratori e i funzionari devono sempre agire bene e secondo le regole.

In questo quadro ideale tutti devono perciò assumere la sentenza come monito e rendere operante il principio secondo il quale se il sindaco, vuol far qualcosa che rispetta  le norme, il funzionario deve collaborare per realizzare tale obiettivo con  professionalità, considerando la propria opinione ininfluente;
se il sindaco, invece, vuole qualcosa che non non risponde alle norme, il funzionario non deve permetterlo, assumendo tutta la responsabilità del caso.
Non c’è una supremazia (nelle funzioni) dell’uno o dell’altro, c’è diversa  responsabilità. Ma nessuno è padrone.
E non c’è nemmeno contrapposizione poiché il funzionario ha anche il ruolo di garante che non deve essere vissuto come un muro da parte dei politici né come un potere da parte dei funzionari, ma come una responsabilità verso il comune e una garanzia del loro operato nei confronti dell’interesse pubblico.
Forse applicando questo schema capiremmo meglio ciò che è successo nella vicenda di cui abbiamo fatto cenno all’inizio.
Certo, in queste cose giocano molti altri fattori come il livello intellettuale, la capacità professionale, la serietà, l’umiltà di non pensare di possedere un’intelligenza superiore, la schiena dritta.
Ma c’è un’altra questione che finalmente qualcuno comincia ad evocare, come ha fatto Archetti nell’ultimo Consiglio comunale, parlando con precisione, a proposito del Piano di Villa Medolago, della responsabilità dei tecnici che hanno permesso l’approvazione di quel piano. Attendiamo che alle parole seguano i fatti.
Romeo alla cena, organizzata dal Gruppo sportivo disabili ha proposto, in maniera propagandistica, nel tentivo di trasformare una posizione per lui molto sfavorele, riuscendo a provocare grande entusiasmo tra i numerosi presenti,  di destinare i fondi provenienti dal risarcimento per l’acquisto del pulmino per il Gsd.
De Luca, anch’egli presente alla cena, invece di rispondere che forse i danni per il Comune erano superiori a quelli della sentenza, ha abboccato dichiarando di accettare la proposta.
Se la proposta si concretizzerà suggeriamo di apporre sul pulmino la scritta: “Pulmino acquistato con i fondi provenienti dal risarcimento per il danno provocato  al Comune da Romeo”.

leggi l’articolo di infonodo.org http://www.infonodo.org/node/39005

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Madiba: “Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è arreso”

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L’educazione è l’arma più potente che si può usare per cambiare il mondo.

Se potessi ricominciare da capo, farei esattamente lo stesso. E così farebbe ogni uomo che ha l’ambizione di definirsi tale.

Mi piacciano gli amici dalle menti indipendenti che ti consentono di vedere i problemi da angolazioni diverse.

Esseri liberi non significa semplicemente rompere le catene ma vivere in modo tale da rispettare e accentuare la libertà altrui.

Odio intensamente le discriminazioni razziali, in ogni loro manifestazione. Le ho combattute tutta la mia vita, le continuo a combattere e lo farò fino alla fine dei miei giorni.

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