Un nuovo rischio ambientale …

Esprimiamo come abbiamo già fatto in Consiglio Comunale la nostra massima preoccupazione per l’impianto che si sta realizzando a Cesano Maderno per il trattamento di fanghi. Il Garbogera attraversa Limbiate e sono pochi anni che è tornato ad essere un torrente tutto sommato pulito in cui è tornata anche la vita. Pesci, rane e gallinelle rendono nuovamente vivo questo alveo che è tornato ad essere un patrimonio di tutti. Ma una nuova minaccio rischia di farlo tornare a quel rigagnolo putrido che era una volta. Ma non solo il Garbogera è a rischio.

Il Comune di Limbiate ha vinto una causa contro i grandi plessi industriali che occupano il nord dell’ Oasi LIPU di Cesano Maderno. La nostra acqua, PARLO DI QUELLA DEL RUBINETTO, in passato è già stata contaminanta perchè passa proprio sotto quelle terre. Per questo esprimiamo la massima preoccupazione per la nascita di questi nuovi impianti e pubblichiamo in seguito il comunicato di + LIMBIATE – CEMNETO che vi invitano a partecipare ed informarvi. Perchè è solo se siamo uniti che potramo vincere questa nuova battaglia per la difesa del nostro territorio e delle nostre risorse idriche.

Grazie a dei filtri ai carboni attivi la nostra acqua del rubnetto è di buona qualità e quindi può tranquillamente essere bevuta, ma non possiamo mettere sotto minaccia nuovamente il notro bene più importante.

COMUNICATO DI +L. -C. :”La questione Inceneritore non si è ancora chiusa (anzi, il rischio rimane, concreto ed elevato), ed eccoci nuovamente sotto attacco ambientale. A non far dormire sonni tranquilli questa volta è la vasca di depurazione fanghi tossici a cui la provincia sta per dare il via libera proprio in queste settimane. La vasca sorgerà a ridosso dell’oasi Lipu, appena sopra Mombello, sopra la nostra falda acquifera (già sofferente per l’inquinamento della ex Acna). La questione par esser viva da molto tempo (ormai è in dirittura finale), ma non ne sapevamo assolutamente nulla. Lo abbiamo scoperto incidentalmente durante la conferenza dei servizi sull’inceneritore il 15 dicembre 2011. Una vasca che smaltirà fanghi tossici provenienti da ogni dove, a ridosso del torrente Garbogera. Autobotti cariche di fanghi provenienti da varie aziende chimiche potranno finalmente venire in questo moderno impianto a depurarsi. Assieme ai comitati cesanesi “Insieme per il Villaggio” e “Comitato Civico Frazione Snia” abbiamo promosso un’assemblea pubblica per sabato prossimo, alle 16.00, in villa Mella. Insieme proveremo a raccontare i nostri timori cercando di capire realmente di cosa stiamo parlando. Vi chiediamo ancora una volta di non mancare; preghiamo gentilmente di spandere il più possibile questa comunicazione affinchè le persone possano esserne al corrente e partecipare a questo momento informativo. Nel triangolo rosso dell’inquinamento italiano, qui oggi, dopo aver ricevuto un attacco via aria (inceneritore) l’attaco via acqua non ce lo aspettavamo proprio.”

Comitato più Limbiate meno cemento.

 

 

 

 

 

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ACQUA BENE COMUNE E DIRITTO UNIVERSALE. NON E’ UNA MERCE E QUI NON PUO’ ESSERE LIBERALIZZATA!

 

ACQUA PUBBLICA

Il Governo Monti intende approvare un decreto sulle strategie di liberalizzazione che vuole intervenire direttamente anche sull’acqua, sconfessando l’esito dei Referendum del 12 e 13 giugno scorsi.

Dobbiamo impedirglielo!

SOTTOSCRIVI E FAI SOTTOSCRIVERE L’APPELLO “GIU’ LE MANI DALL’ACQUA E DALLA DEMOCRAZIA!

CLICCANDO QUI

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 Il 12 e 13 giugno scorsi 26 milioni di donne e uomini hanno votato per l’affermazione dell’acqua come bene comune e diritto umano universale e per la sua gestione partecipativa e senza logiche di profitto.
Le stesse persone hanno votato anche la difesa dei servizi pubblici locali dalle strategie di privatizzazione: una grande e diffusa partecipazione popolare, che si è espressa in ogni territorio, dimostrando la grande vitalità democratica di una società in movimento e la capacità di attivare un nuovo rapporto tra cittadini e Stato attraverso la politica.
Il voto ha posto il nuovo linguaggio dei beni comuni e della partecipazione democratica come base fondamentale di un possibile nuovo modello sociale capace di rispondere alle drammatiche contraddizioni di una crisi economico-finanziaria sociale ed ecologica senza precedenti.
A questa straordinaria esperienza di democrazia il precedente governo Berlusconi ha risposto con un attacco diretto al voto referendario, riproponendo le stesse norme abrogate con l’esclusione solo formale del servizio idrico integrato.
Adesso, utilizzando come espediente la precipitazione della crisi economico-finanziaria e del debito, il Governo guidato da Mario Monti si appresta a replicare ed approfondire tale attacco attraverso un decreto quadro sulle strategie di liberalizzazione che vuole intervenire direttamente anche sull’acqua, forse addirittura in parallelo ad un analogo provvedimento a livello di Unione Europea che segua la falsariga di quanto venne proposto anni addietro con la direttiva Bolkestein. In questo modo si vuole mettere all’angolo l’espressione democratica della maggioranza assoluta del popolo italiano, schiacciare ogni voce critica rispetto alla egemonia delle leggi di mercato ed evitare che il “contagio” si estenda fuori Italia.
Noi non ci stiamo.
L’acqua non è una merce, ma un bene comune che appartiene a tutti gli esseri viventi e a nessuno in maniera esclusiva, e tanto meno può essere affidata in gestione al mercato.
I beni comuni sono l’humus del legame sociale fra le persone e non merci per la speculazione finanziaria.
Ma sorge, a questo punto, una enorme e fondamentale questione che riguarda la democrazia: nessuna “esigenza” di qualsivoglia mercato può impunemente violare l’esito di una consultazione democratica, garantita dalla Costituzione, nella quale si è espressa senza equivoci la maggioranza assoluta del popolo italiano.

Chiediamo con determinazione al governo Monti di interrompere da subito la strada intrapresa.
Chiediamo a tutti i partiti, a tutte le forze sociali e sindacali di prendere immediata posizione per il rispetto del voto democratico del popolo italiano.
Chiediamo alle donne e agli uomini di questo paese di sottoscrivere questo appello e di prepararsi alla mobilitazione per la difesa del voto referendario.
Oggi più che mai, si scrive acqua e si legge democrazia.

Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

 

 

 

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LA NUOVA DELIBERA SULLA SCUOLA E GLI ISTITUTI COMPRENSIVI: UN RILANCIO AL DIALOGO E ALLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA. Sinistra Ecologia Libertà, Federazione della Sinistra e Italia dei Valori: una vittoria del bene comune Scuola e dei cittadini.

“La questione scuola ci ha visto come gruppi politici Sinistra per Limbiate e IDV insieme a Limbiate Solidale, uniti nel difendere l’istituzione scolastica ed una organizzazione sul territorio della stessa più democratica e funzionale.
Ritengo che per come sia andata la vicenda della scuola, la delibera 267 (che rende inefficace la 187 sugli istituti comprensivi) rappresenta una svolta politica che deve tracciare un nuovo metodo di lavoro interno per la maggioranza.
Vorrei ricordare che da sempre la Sinistra per Limbiate ha avuto questa convinzione e ha sempre sostenuto i 3 istituti comprensivi come migliore scelta organizzativa per la scuola limbiatese. Per questo esprimiamo grande soddisfazione per la delibera 267.”
Giulio Fossati

 

La deliberazione della Giunta comunale del 28 Dicembre rende “priva di effetti” la
precedente che riorganizzava le scuole limbiatesi in due istituti comprensivi con la
cessione dei plessi scolastici di Villaggio del Sole all’istituto comprensivo di Solaro.
Per mesi i gruppi consiliari di IDV, Sinistra per Limbiate e Limbiate Solidale, contrari,
hanno lavorato per raggiungere questo obbiettivo.
La scelta dei 2 istituti comprensivi è’ stata una prova di forza con il mondo della scuola,
insegnanti, consigli di circolo e i genitori, organizzatisi in un comitato civico, risoltasi alla
fine con una dura lezione.
Si era capito subito che insistere sulla proposta della Giunta avrebbe messo in difficoltà il
Sindaco, sballottato da una parte all’altra.
Si era capito subito che tale insistenza avrebbe reso un grosso regalo all’opposizione.
Stupefacente è stata la determinazione nel non voler ascoltare le ragioni di chi criticava le
decisioni della Giunta.
“Non si può governare contro il parere dei cittadini”, ebbe a dire il Sindaco in occasione di
un’altra vicenda.
Ora è urgente ricostruire un rapporto con le varie componenti scolastiche, recuperando
capacità di dialogo per arrivare a decisioni condivise.
La deliberazione della Giunta comunale del 28 Dicembre, che deve essere
immediatamente comunicata alla Provincia e alla Regione, annulla la precedente proposta
è un passo importante per riaprire una discussione seria con tutti gli interessati, le
istituzioni scolastiche, gli insegnanti e i genitori organizzati in comitato, sulla base
dell’interesse delle scuola limbiatese che non può sopportare per complessità di territorio
e per numero di allievi alcuna deprivazione.
Adesso è prioritario chiudere uno scontro con la scuola che non sarebbe mai dovuto
avvenire e andare speditamente verso una organizzazione scolastica più democratica che
tuteli il diritto allo studio, avviando le necessarie convenzioni con il Comune di Solaro
mantenendo ciascun Comune le proprie scuole.

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